Mobility Insights 2021

I grafici e le analisi interattive sono stati realizzati ricorrendo all’utilizzo dei Floating Car Data (FCD) forniti dal provider VEM Solutions. Gli FCD sono generati da un’apparecchiatura detta “scatola nera” (“black box” nel suo equivalente inglese) che può essere installata sui veicoli per scopi assicurativi; le scatole nere sono dispositivi dotati di GPS in grado di registrare la posizione del veicolo ed altri dati utili alla ricostruzione dei sinistri (data e ora, stato del motore, velocità istantanea, etc.). La tecnologia permette inoltre di ricostruire la domanda di mobilità con il mezzo privato, in una determinata porzione di territorio, tramite l’analisi delle informazioni che caratterizzano gli spostamenti intesi come sequenze di punti, in forma in maniera completamente anonima e aggregata.

Il coefficiente di penetrazione delle apparecchiature sull’intero territorio nazionale è pari a circa il 2%; i dati FCD utilizzati per le analisi sono relativi al mese di ottobre 2019.

L’utilizzo di questi dati rappresenta una grande opportunità, considerato il mutamento in corso delle abitudini della mobilità delle persone che sta vedendo una trasformazione accentuata dei “diari di spostamento” delle persone verso una caratterizzazione sempre meno sistematica e sempre più erratica e concatenata degli spostamenti.

Nota metodologica

Estrazione dei dati

I database utilizzati per le analisi sono costituiti dai viaggi effettuati dai veicoli monitorati che attraversano le 14 città metropolitane italiane. I viaggi sono definiti come le traiettorie dei veicoli, ricostruite sulla base dei punti rilasciati dai dispositivi black box tra un punto di accensione e un punto di spegnimento. Due viaggi consecutivi sono aggregati se:

  • la sosta intermedia è di durata minore di 5 minuti su tutto il territorio;
  • la sosta intermedia è di durata minore di 30 minuti all’interno delle aree di servizio lungo la viabilità principale.

Periodi temporali di riferimento

Il 26/10/2020 è entrato in vigore il DPCM del 24/10/2020 che, tra le altre cose, ha introdotto diverse limitazioni agli spostamenti (ad esempio l’impossibilità di spostarsi tra regioni diverse se non per comprovate esigenze) e il coprifuoco notturno dopo le ore 22. Per tale motivo, la maggior parte dei Key Performance Index (KPI) per l’anno 2020 sono stati aggregati suddividendo il periodo di analisi in due parti.

Il primo periodo (I Periodo) fa quindi riferimento ai giorni feriali nell’intervallo dal 1/10/2020 al 23/10/2020, mentre il secondo periodo (II Periodo) fa riferimento ai giorni feriali dell’ultima settimana dello stesso mese.

Espansione

I coefficienti di espansione all’universo del campione monitorato sono stati ottenuti, per ogni ambito territoriale, dal rapporto tra parco veicolare circolante e campione monitorato “residente”. La residenza di un veicolo è determinata sulla base della quota di sosta notturna all’interno dei diversi comuni.

Guida alla lettura e ai confronti tra indicatori

Gli indicatori sono presentati per componente di spostamento e si riferiscono a grandezze medie del giorno feriale del mese di ottobre per l’anno 2019 e 2020. In particolare, i KPI illustrati nelle Analisi aggregate (anche detti KPI di 1° livello) sono valutati rispetto agli spostamenti interni alla città metropolitana e interni al comune capoluogo, mentre i KPI illustrati nelle Analisi delle singole città (anche detti KPI di 2° livello) sono stati anche aggregati per le componenti di mutuo scambio e per le relazioni con il territorio nazionale.

Tale approccio si differenzia dall’analisi per veicolo in quanto, ad esempio, uno spostamento interno al comune capoluogo potrebbe essere stato effettuato da un veicolo residente in un comune non capoluogo della stessa città metropolitana. Volendo fare un esempio, analizzando una possibile catena di spostamenti giornalieri di un pendolare residente in città metropolitana che lavora nel capoluogo potremmo avere la seguente sequenza di spostamenti.

  1. da altro comune della città metropolitana a comune capoluogo (solamente interno alla città metropolitana);
  2. interno al comune capoluogo (Interno sia al comune capoluogo che alla città metropolitana);
  3. da comune capoluogo ad altro comune della città metropolitana (solamente interno alla città metropolitana).

Da questa considerazione, in particolare nella lettura dei KPI di 1° livello, consegue che:

  • l’analisi a livello di spostamenti interni alla città metropolitana sia più esaustiva in quanto risulta maggiore la quota di auto-contenimento;
  • i confronti tra indicatori vanno effettuati tra diversi ambiti territoriali congruenti fra loro (interni alla città metropolitana X / interni alla città metropolitana Y) o tra diversi periodi all’interno dello stesso ambito territoriale (2019 / 2020 per la città metropolitana X).

Dashboard “Analisi aggregate”

Correlazione tra KPI

In questa dashboard sono evidenziate tutte le città metropolitane con l’aggiunta del dato medio nazionale (Italia). A livello nazionale i KPI di 1° livello sono ottenuti considerando solo i 14 ambiti (sia per città metropolitana che per comune capoluogo). È possibile scegliere il KPI, la componente di spostamento e il periodo di riferimento.

Il grafico superiore mostra la variazione del KPI selezionato sull’asse delle ascisse e la variazione % del numero di spostamenti giornalieri in auto tra il 2019 e il 2020 sulle ordinate.

Il grafico inferiore mostra invece il valore assoluto assunto dal KPI selezionato e la variazione registrata tra i il 2019 e il 2020. È interessante vedere come si posiziona ogni città metropolitana all’interno del grafico in base al KPI selezionato e come essa si colloca rispetto alle altre.

I KPI di 1° livello selezionabili sono:

  • Durata media dei viaggi: tempo medio di viaggio (calcolato in minuti);
  • Indice di sistematicità: rappresenta il tasso medio di sistematicità media dei viaggi. Per definire la sistematicità sono stati associati i punti di origine e destinazione a una griglia di quadrati di lato pari a 200 metri. Uno spostamento è tanto più sistematico quante più volte lo stesso veicolo compie un viaggio dallo stesso quadrato della griglia di origine allo stesso quadrato della griglia di destinazione. Sono state identificate, sulla base della frequenza di accadimento nel periodo di riferimento, 4 classi di sistematicità:
    • Viaggi sistematici (almeno 12 viaggi nel I periodo, almeno 4 viaggi nel II periodo);
    • Viaggi frequenti (tra 7 e 12 viaggi nel I periodo, 3 viaggi nel II periodo);
    • Viaggi regolari (tra 3 e 7 viaggi nel I periodo, 2 viaggi nel II periodo);
    • Viaggi erratici (meno di 3 viaggi nel I periodo, 1 viaggio nel II periodo);
  • Lunghezza media dei viaggi: distanza media di viaggio (calcolata in km);
  • Spostamenti giornalieri per veicolo: numero medio di spostamenti giornalieri per singolo veicolo;
  • Tasso di emissione: numero medio di spostamenti giornalieri su auto per abitante, ottenuto per ogni ambito territoriale di riferimento;
  • Tasso medio di utilizzo settimanale del veicolo: numero medio di giorni di utilizzo del singolo veicolo, da valutare rispetto ai 5 giorni feriali di una settimana;
  • Tempo medio di utilizzo giornaliero dell’auto: tempo medio di utilizzo del singolo veicolo durante la giornata (calcolato in minuti);
  • Velocità media dei viaggi: velocità media degli spostamenti (calcolata in km/h).

Confronto dell’andamento giornaliero degli spostamenti

La dashboard mostra l’andamento orario giornaliero feriale degli spostamenti per tutti gli ambiti. Sulle ascisse è indicato l’inizio della fascia oraria di riferimento (ad esempio le 10 si riferiscono agli spostamenti tra le 10 e le 11, le 10.15 agli spostamenti 10.15-11.15, etc.). È possibile scegliere uno o più ambiti dalla mappa attraverso una selezione con il mouse, insieme al tipo di spostamenti ed al periodo di riferimento. Questa dashboard è utile per confrontare gli andamenti tra le diverse città metropolitane, evidenziando la presenza di eventuali cluster con profili simili.

Come cambia l’andamento orario degli spostamenti

Selezionando contemporaneamente un ambito sulla mappa e il tipo di spostamenti da analizzare, questa dashboard permette di confrontare l’andamento giornaliero orario feriale degli spostamenti per i diversi periodi di riferimento. Se si selezionano contemporaneamente più ambiti, gli spostamenti visualizzati sono ottenuti come somma dei contributi degli ambiti selezionati.

Il grafico superiore evidenzia il confronto tra valori assoluti degli spostamenti, mentre quello inferiore permette di valutare come varia il peso nelle diverse ore della giornata. È interessante vedere come in alcuni casi, a seguito di un aumento o una diminuzione del valore assoluto degli spostamenti in particolari ore della giornata, il peso delle diverse ore sul totale giornaliero possa risultare differente.

Dashboard “Analisi delle singole città”

Quest’analisi, specifica per ogni singola città metropolitana, è stata effettuata per evidenziare alcuni elementi che integrano i KPI di 1° livello. La dashboard è divisa in tre parti:

  • nella parte sinistra troviamo una mappa che differenzia il territorio del comune capoluogo (in arancione) dai confini della città metropolitana; è integrata dalla matrice della variazione % del numero di spostamenti nel giorno feriale medio tra il 2019 e 2020.
  • nella parte centrale è possibile selezionare una o più componenti per confrontare, per periodo selezionato, l’andamento giornaliero della distribuzione delle distanze, dei tempi e delle velocità medie dei viaggi, selezionando il KPI da visualizzare dall’apposito menu a tendina;
  • nella parte destra è evidenziata la frequenza di utilizzo del veicolo. Il grafico a destra varia in base alla scelta della componente; quello di sinistra, che considera complessivamente tutte le componenti, è utilizzabile come confronto. Sono state identificate, sulla base della frequenza di utilizzo del veicolo nel periodo di riferimento, 4 classi di sistematicità:
    • Utilizzo sistematico (almeno 12 giorni nel I periodo, almeno 4 giorni nel II periodo);
    • Utilizzo frequente (tra 6 e 12 giorni nel I periodo, 3 giorni nel II periodo);
    • Utilizzo saltuario (tra 2 e 7 giorni nel I periodo, 2 giorni nel II periodo);
    • Utilizzo erratico (meno di 2 giorni nel I periodo, 1 giorno nel II periodo).

Per uniformare i risultati, visto il differente calendario dei due anni, è stato considerato nell’analisi lo stesso numero e tipo di giorni feriali per il 2019 e il 2020, nella fattispecie: 17 nel primo periodo (dal primo giovedì del mese fino al quarto venerdì per entrambi gli anni) e 4 nel secondo periodo (da lunedì a giovedì dell’ultima settimana per entrambi gli anni).

La sezione relativa a queste tipologie di grafici è suddivisa per localizzazione geografica in tre macro-categorie:

  • NORD: illustra le analisi relative alle città metropolitane di Torino, Venezia, Milano, Genova e Bologna;
  • CENTRO: illustra le analisi relative alle città metropolitane di Firenze, Roma e Napoli (in fase di caricamento);
  • SUD: illustra le analisi relative alle città metropolitane di Bari, Cagliari, Catania, Messina, Palermo e Reggio Calabria.

Uso personale dei dati illustrati

Attraverso i pulsanti collocati in fondo alle dashboard è possibile ricavare PDF (scelta consigliata per le tabelle) e Immagini (scelta consigliata per le mappe e i grafici).

L’uso delle dashboard e dei loro contenuti è libero ma con l’indicazione della fonte.