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Redazione di GO-Mobility

Un anno di dati, un anno di AI:

prospettive di mobilità

Per la mobilità urbana il 2023 è stato un anno di ripresa: dall’ultimo report dell’Osservatorio sulle tendenze di mobilità del MIT, emerge come quasi tutte le modalità di trasporto abbiano recuperato i livelli di domanda del 2019, addirittura in alcuni casi superando i livelli pre-pandemici. Peccato ci sia un’unica eccezione: i passeggeri del trasporto pubblico, sia su ferro che su gomma, mostrano ancora un disavanzo compreso tra il 12% ed il 21% rispetto al 2019.

Se entriamo nel dettaglio, notiamo che i traffici autostradali e del trasporto aereo sono sostanzialmente tornati allo stesso livello del 2019 (lieve aumento rispettivamente dell’1% e del 4%). Il trasporto marittimo è il settore che ha vissuto la ripresa più vistosa, specialmente per quanto riguarda i passeggeri dei traghetti (+25%).

È il trasporto pubblico pendolare, ancora una volta, a non essersi ancora ripreso dal colpo pandemico: la domanda del trasporto ferroviario regionale di Trenitalia è ancora inferiore ai valori del 2019, così come i passeggeri del TPL su gomma. I numeri cambiano solo se si guarda all’alta velocità (+7%) e alle tratte di lunga percorrenza (Intercity/Intercity Notte +9%).

La difficile ripartenza del settore è anche sintomo di amministrazioni ingolfate nella rincorsa ai fondi PNRR. L’intera vicenda del PNRR è di interesse proprio perché mette in luce le grandi debolezze accumulate dal nostro Paese: dalla mancanza di un dibattito aggiornato sulle nuove tecnologie a disposizione fino alla carenza di competenze delle pubbliche amministrazioni. Riuscire a mettere a terra in quattro anni le infrastrutture che da decenni sono state pensate, dibattute, modificate e poi tornate all’originale, è più una missione impossibile che una missione PNRR. Spesso, anzi quasi sempre, il dirigente e il funzionario delle amministrazioni è lasciato solo, e poche sono state le amministrazioni che sono riuscite ad attrarre competenze e risorse fresche per affrontare i complessi iter approvativi delle opere pubbliche. Nel frattempo che si portano a compimento le opere del PNRR, bisognerebbe pensare e attuare una riforma del TPL per affrontare i grandi temi che, se pur con opere e infrastrutture nuove, rendono il TPL attuale fragile e poco resiliente. Eppure, è proprio a partire dalle competenze che può ripartire il futuro della mobilità in chiave sostenibile: con l’avvento delle AI generative sono diversi gli impatti che ci aspettiamo sui servizi di mobilità, primo su tutti la MaaS. Dal primo esperimento del chatbot avanzato “NIC-O” offerto dall’azienda di trasporto pubblico di Bari, è facile immaginare come da qui ai prossimi anni i chatbot GPT saranno le interfacce principali degli operatori di trasporto, per guidare passo-passo gli utenti tra i vari servizi di mobilità. Non solo: a cambiare saranno anche le attività delle amministrazioni locali. Infatti, la raccolta dei dati e le analisi in chiave monitoraggio sugli effetti della mobilità delle opere PNRR e PUMS serviranno più che mai in termini di “accountability”: ovvero, servirà bene spiegare gli effetti delle scelte e degli sforzi effettuati. Ma per sviluppare questo tipo di servizi è necessario investire in termini di competenze, dati, capacità di governance. Dopo un anno di familiarizzazione con l’AI e sperimentazioni concrete su più campi del nostro lavoro, le diverse riflessioni sull’anno passato convergono su come il 2024 potrà (e dovrà) essere un’occasione per prendere coscienza delle debolezze del sistema italiano (di trasporto, di governance, di investimento e distribuzione delle competenze) e provare gradualmente a superarle per stare al passo con i grandi cambiamenti che ci aspettiamo nella mobilità nei prossimi anni.

FerPress è un’agenzia di informazione specializzata sui temi delle ferrovie, del trasporto pubblico locale e della logistica. Il notiziario quotidiano è nato nel 2010 con l’intento di raccontare i grandi cambiamenti che il comparto sta vivendo, ma anche le tante vicende, piccole e grandi, che interessano da vicino gli addetti ai lavori. Il giornale è interamente prodotto da Ferpress srl, società che offre servizi di consulenza strategica, ufficio stampa, relazioni istituzionali e monitoraggio parlamentare.



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